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Apicoltura per tutti

I quasi sessanta miliardi di api in Italia non riescono a soddisfare il consumo di miele e dei prodotti degli alveari del nostro paese, come dimostra il costante ricorso a prodotti importati, dall’incerta provenienza, dal basso costo, ma anche dalla bassa qualità. Perché non avviare un alveare? Non servono grandi capitali e si può scegliere di avviare l’attività di apicoltura in maniera progressiva, senza correre rischi. Le fonti di guadagno di un apicoltore sono molteplici: dall’arnia si ottengonopolline, pappa reale, propoli, cera d’api, idromele e, ovviamente, il miele, che negli ultimi anni ha registrato un sensibile incremento di consumo pro-capite, sostenuto anche dalla cultura dell’alimentazione naturale che sempre più sta conquistando il consumatore italiano.

La possibilità di vendere sul mercato locale è quasi sempre un’opportunità da cui cominciare e che rende quest’attività attrattiva e con pochi rischi anche per gli apicoltori inesperti. Passione per il lavoro all’aria aperta e per questi piccoli insetti e disponibilità di un terreno in cui collocare le arnie, anche di piccole dimensioni, di proprietà o in affitto.               L’impegno può anche essere part-time. 

“Se le api scomparissero dalla terra, per l’uomo non resterebbero che 4 anni di vita” Albert Einstein

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