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come uccidere la Vespa velutina /condividi per far conoscere /

Originario del sud-est asiatico, è ampiamente diffuso in questa zona (India, Indocina, Cina e Giava). Recentemente, la prima registrazione risale al 2004, la sottospecie nigrithorax è stata introdotta nella zona meridionale della Francia.La sottospecie V.V. nigrithorax si presenta piuttosto simile alla comune vespa crabro (calabrone), lunga mediamente 30mm, è riconoscibile per il corpo scuro e la linea gialla che taglia il suo addome, al cui interno è presente un triangolino nero. Si differenzia dalla vespa crabro soprattutto dal colore, quest’ultima, infatti, presenta una colorazione più chiara e alcuni tratti rossi.Come le comuni vespe diffuse in Europa è dotata di un pungiglione e presenta un comportamento discretamente aggressivo nei confronti dell’uomo. Secondo gli entomologi la sua pericolosità, per gli uomini e i mammiferi in genere, va paragonata a quella delle altre vespe europee. Diversa è invece la sua pericolosità per le api, di cui si nutre, soprattutto per quanto riguarda le specie europee. Pur abilissimo predatore di api nel suo territorio di origine, è in Europa che questo imenottero riesce a minare seriamente l’esistenza delle comunità apiarie. Le specie apiarie del sud-est asiatico hanno adottato infatti dei comportamenti validi per combattere questo loro predatore, comportamenti sconosciuti alle api europee.nell’apicoltura. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti gli italiani, apicoltori e non, per effettuare il monitoraggio, il ”trappolaggio” e la segnalazione dei nidi ed esemplari di Vespa velutina! La Vespa velutina (da ora in poi per abbreviare chiamata VV), anche conosciuta come “Calabrone asiatico” o “Calabrone a zampe gialle”, è una specie invasiva di origine asiatica. Giunta in Francia nel 2004, si è rapidamente diffusa fino a raggiungere Belgio, Spagna, Portogallo e, nel 2012, in Italia sono stati ritrovati degli esemplari in una trappola che faceva da monitoraggio, mentre nel 2013 è arrivata negli apiari. La Vespa velutina è causa di gravi danni agli alveari poiché le larve sono nutrite con proteine ricavate da artropodi e in particolare dalle api. Attacca anche la frutta in maturazione. Può incidere negativamente sull’entomofauna in genere, e sugli insetti impollinatori in particolare. E’ molto importante conoscere la distribuzione e la diffusione di questa specie sul territorio italiano per eseguire e programmare interventi di contrasto. In questo caso la diffusione qui in Italia è avvenuta via terra-aria, infatti il primo caso all’interno dell’UE fu segnalato in Francia nel 2004 dal porto di Bordeaux dove sono stati ritrovati alcuni esemplari. Per VV le api costituiscono la principale fonte proteica per nutrire le sua larve, mentre il fabbisogno energetico è soddisfatto soprattutto da frutta. Proprio per questo predilige stanziare nei pressi degli apiari dove attacca e uccide e ne mangia alcune parti direttamente sul posto, cioè vicino agli apiari. Se si osserva uno spopolamento di alveari causati dagli attacchi di questa vespa è possibile che il nido sia presente entro un raggio di 300-500 metri, ma bisogna fermarle prima che arrivino agli apiari. I nidi, di forma sferica, possono superare i 50 cm di diametro, sono localizzati principalmente sugli alberi e sono difficili da individuare per il colore mimetico, ma anche perché può essere costruito nel suolo, quindi essere molto pericolosi sia per adulti e bambini che si avvicinano o che possono finirci dentro. Il nido costruito a primavera si chiama primario.Raggiunto un certo numero di operaie,tutti gli esemplari abbandonano il nido primario per andare a fondare il nido secondario. Alla fine del periodo estivo le giovani regine fecondate, per superare l’inverno, abbandonano il nido per nascondersi in cavità riparate; in primavera riprendono la propria attività, costruendo nuovi nidi. Come già detto nel precedente articolo le api sono importanti per l’impollinazione quindi per la frutta, per la verdura e per l’erba medica di cui si nutrono gli allevamenti di bestiame. Siamo tutti coinvolti! Sia uomini, sia animali! Si sta studiando un radar armonico per scovare eventuali nidi di VV ma di questo strumento se ne saprà qualcosa solo per il prossimo anno. Vi prego di condividere questa notizia, in pubblico, nei gruppi e anche al di fuori di Facebook. Siamo tutti coinvolti! Se trovate un nido di VV o ne un catturate un esemplare siete pregati di segnalarlo a: DISAFA -Settore di Entomologia e Zoologia- Osservatorio di Apicoltura tel. 011.6708584 Fax 011.2368584 Sito web www.vespavelutina.unito.it Per sapere come aiutare con il Trappolaggio e il Monitoraggio cliccare qui CONDIVIDI E FIRMA ANCHE LA PETIZIONE CLICCA QUI

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