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DIVENTARE APICOLTORI LEZIONE #1

 

Diventare apicoltore non é una decisione ma é una passione che spinge verso il mistero della natura e della sua capacità di perpetrarsi et evolversi. Molti professionisti sono prima divenuti apicoltori amatoriali. Il loro passaggio alla professione, come  scelta di vita, presenta tanti rischi e incertezze.  

L’attrezzatura si basa su di una o più arnie, uno o più nuclei o prendisciami,  tuta, maschera, cappello, guanti, leva, spazzola, affumicatore, smelatore, etc… ( chi più ne ha più ne metta, vedi il materiale esposto nelle nostre pagine ). Le arnie possono essere del modello che preferite (Dadan, Langstroth, WBC, etc…). La differenza maggiore risiede tra le arnie con favo a misura unica per nido e melario (Langstroth, WBC, etc..) e quelle a misura maggiore per il nido e minore per il melario (Dadan, Italica-Carlini, cuoriforme-Tonelli, etc …). Gestire un’arnia con telaio a misura unica richiede fortissime fioriture e la capacità di gestire anche più nidi sovrapposti contemporaneamente ( fino a 16/20 telai di covata ).

Per essere “iniziati” all’apicoltura servono, oltre alla passione, le api, l’attrezzatura, un luogo idoneo. Per localizzare una zona adatta al posizionamento del nostro apiario, dobbiamo tener conto della biologia degli insetti. Necessitano di fioriture nell’arco delle stagioni entro 3 km. di distanza ( non qualsiasi fioritura, ma specie produttrici di polline e nettare abbondante  ), una sorgente d’acqua, un luogo soleggiato ( in estate magari riparato da qualche pianta a foglia cedue ), non troppo ventilato.

 Le norme di legge ( Regionali o usi locali presso la CCIAA )  prevedono distanze da strade, ferrovie di circa 15-20 m. Inoltre gli apiari con oltre 50 famiglie (arnie e nuclei)  devono distare a 3 km da altri apiari, il Prefetto può regolare la materia. Il diritto di prelazione spetta al primo apiario installato e a colui che é proprietario del terreno ove risiede .

Per le nostre regioni una semplice arnia Dadan da nomadismo a 10 telai (muniti di foglio cereo) con melario  ( o più di uno ) farà al nostro caso. Appoggeremo la nostra arnia su di un supporto molto stabile ( attenzione alle formiche, prevedete difese opportune tipo colle, grassi, oli, repellenti non tossici ), posizionata verso Sud, a gruppi di 2/5.  Nelle file di arnie quelle al centro hanno la tendenza a perdere le bottinatrici, a causa della deriva. E’ bene fare dei gruppetti piuttosto che lunghe file.

Creato da http://www.aaab.it/

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